
Siamo molto orgogliosi di aver registrato questa chiacchierata con Federico Brugia, Regista e Sceneggiatore di successo internazionale.
Ci ha parlato di creatività, della relazione con il Direttore della Fotografia e delle difficoltà che si affrontano durante la produzione di un film.
Non è un tecnico il Direttore della Fotografia, è un artista della luce.
La figura del Regista negli ultimi anni è stata sottoposta a grandi evoluzioni, ma ci sono priorità su cui è indispensabile rimanere fermi.
Difendere la propria visione, portare valore aggiunto con le proprie idee e coinvolgere senza paura tutti i reparti per spingerli verso un risultato più alto: questo è il mestiere del Regista.
Tu sei quello che è riuscito a convincere il cliente a mandare in onda, non sei soltanto quello che è sul set. Il gap fra quello che hai montato e quello che va in onda, è la tua sconfitta, è la misura della tua inefficacia.
Bisogna avere carattere e sviluppare capacità che vanno oltre la tecnica: gusto, empatia, creatività e capacità di andare oltre le parole per capire il senso delle richieste.
Difendere il proprio stile, salvaguardare il prodotto e far si che sia utile al cliente, rispettare il senso della storia senza forzature; è tutto molto complesso e farlo con il peso di grandi responsabilità è ancora più difficile.
Una produzione io la descrivo sempre come un ring quadrato in cui vai a letto felice se hai fatto il tuo dovere, se hai spinto tutto, il tuo cliente, gli attori, alle corde del ring, sul perimetro dell’area, che è quello a rischio, quello che se per caso caschi dall’altra parte qualcuno si fa male. Puoi essere tu per primo come Regista a farti male, o il cliente che fa una cosa bellissima che non gli serviva o un Produttore che sta perdendo dei soldi. Se invece riesci a portare tutti sul bordo rimanendo su questo quadrato, allora hai fatto proprio bene il tuo lavoro.
Ascoltare le parole di Federico ci ispira a mettere ancora più passione nel nostro lavoro.
